Die Körperteile
Innere Organe
L’aggettivo con funzione predicativa e l’aggettivo in senso avverbiale in tedesco non vengono mai declinati (non si aggiungono le desinenze a fine parola) sono autonomi.
L’aggettivo predicativo è posposto al nome e serve a distinguere la cosa da esso designata da un’altra dello stesso tipo, mentre l’aggettivo avverbiale precede il verbo, lo modifica o lo qualifica.
aggettivo con funzione predicativa
Esempio: Das Auto ist schön = La macchina è bella.
aggettivo in senso avverbiale
Esempio: Sympathisch ist der Mann = Simpatico è l’uomo.
Ricordate che agli aggettivi con funzione attributiva, ai comparativi di maggioranza con als (desinenza -er + als) e ai superlativi relativi (con articolo: desinenze -ste per il singolare e -sten per il plurale; e con preposizione am desinenza -sten; tranne i superlativi assoluti a cui non si aggiunge una desinenza come in italiano, ma si rendono in tedesco aggiungendo una parola; vedi scheda sui superlativi) va sempre aggiunta la desinenza; per gli aggettivi con funzione attributiva la desinenza cambierà anche in base al genere, al numero e al caso.
aggettivo con funzione attributiva
Esempio: Das schön-e Auto = La macchina bella.
comparativi di maggioranza con desinenza -er + als
Esempio: Dein Auto ist schön-er als meins. = La tua macchina è più bella della mia.
superlativi relativi con articolo: desinenze -ste o -sten
Esempio: Das schön-ste Auto der Stadt. = La più bella macchina della città.
Die schön-sten Autos der Stadt. = Le più belle macchine della città.
Superlativo relativo dell’aggettivo predicativo o avverbiale con preposizione am desinenza -sten
Esempio: Das Auto gefällt mir am besten. = (Questa è) la macchina che mi piace di più. (traduzione con adattamento alla lingua e grammatica italiana)
Caso a.
Preceduto da: ein/eine…, kein/keine…, mein/meine…
____________M F N P
Nominativo -er -e -es -en
Accusativo -en -e -es -en
Dativo -en -en -en -en
Genitivo -en -en -en -en
Caso b.
Non preceduto da alcun articolo o aggettivi possessivi
_____________M F N P
Nominativo -er -e -es -e
Accusativo -en -e -es -e
Dativo -em -er -em -en
Genitivo -en -er -en -er
Caso c.
Preceduto da: der/die/das…, diese/er/es…, welche/er/es…
____________M F N P
Nominativo -e -e -e -en
Accusativo -en -e -e -en
Dativo -en -en -en -en
Genitivo -en -en -en -en
Nota bene:
L’aggettivo qualificativo viene declinato solo quando è usato in funzione attributiva. L’aggettivo ha funzione attributiva quando qualifica una cosa nella sua essenza, senza lo scopo di distinguerla da un’altra, ma dando un’informazione in più su di essa.
Il nominativo è il caso del soggetto (o complemento al nominativo) e del predicato nominale del soggetto.
Se vogliamo chiedere del soggetto:
Il soggetto risponde alle domande:
Wer? = chi? (per le persone)
Was? = cosa? (per le cose)
Se vogliamo chiedere del predicato nominale:
Il predicato nominale risponde alle domande:
Wie? = come? → con il verbo heißen = chiamarsi
Was? = cosa? → con i verbi sein = essere, wedern = diventare e bleiben = rimanere
Solo heißen = chiamarsi, sein = essere, wedern = diventare e bleiben = rimanere reggono il doppio nominativo; vale a dire: soggetto + predicato nominale del soggetto.
Articoli determinativi al nominativo:
M der
F die
N das
P die
Articoli indeterminativi al nominativo:
M ein
F eine
N ein
P eine non esiste il plurale di ein, ma zwei = due, drei = tre, … o einige = alcuni, wenige = pochi, viele = molti, ecc.
I pronomi personali al nominativo sono:
GESPRÄCHE MIT DEN GÄSTEN
QUASI TUTTE LE BEVANDE ALCOLICHE SONO MASCHILI, FA ECCEZIONE LA BIRRA das Bier CHE È UN SOSTANTIVO NEUTRO.
RICORDATI DI INTRODURRE: DER COCKTAIL (NOME DEL COCKTAIL) BESTEHT AUS (INGREDIENTI DEL COCKTAIL).
DIE COCKTAILS
CARUSO: DRY GIN, VERMUT, MINZE (MENTA) UND EIS (GHIACCIO).
BELLINI: SEKT (SPUMANTE), PFIRSICHSAFT (SUCCO DI PESCA).
GIN FIZ: ZITRONENSAFT (SUCCO DI LIMONE), DRY GIN, ZUCKER (ZUCCHERO), EIS.
BACARDI: RUM, ZITRONENSAFT, GRANADINE (GRANATINA), EIS.
OLD FASHIONED: ZUCKER, ANGOSTURA BITTERS, ORANGENSCHEIBE (FETTA DI ARANCIA), ZITRONENSCHEIBE (FETTA DI LIMONE), COCKTAILKIRSCHEN (CILIEGINE), EIS, WHISKEY.
LA PACE: GIN, VERMUT, APEROL, COCKTAILKIRSCHEN, EIS.
FLORIDA: ORANGENSAFT (SUCCO D’ARANCIA), ZITRONENSAFT, ANANASSAFT (SUCCO D’ANANAS), GRENADINE.
MIMOSA: SEKT, ORANGENSAFT.
PER PROPORRE QUALCOSA AL CLIENTE SI USA LA L’ESPRESSIONE:
CHE NE DIREBBE DI… = WIE WÄR’S MIT…?
VERBI ALLʼINFINITO ED ESPRESSIONI IIMPORTANTI DA PAGINA 60 a pagina 65:
BESTELLEN ORINARE
(BE)ZAHLEN PAGARE
EMPFEHLEN CONSIGLIARE
BEKOMMEN RICEVERE
BETRAGEN (BETRÄGT) È o corrisponde a…
ANNEHMEN ACCETTARE
ANGENOMMEN participio
L´espressione italiana A BASE DI in tedesco diventa una parola composta
Esempi:
COCKTAIL A BASE DI CAFFÈ: KAFFEECOCKTAIL
APERITIVO A BASE DI VERMUT: WERMUTAPERITIF
PIATTO A BASE DI CARNE: FLEISCHGERICHT
LE FRAZIONI
il numeratore sará un numero cardinale
il numeratore un numero ordinale a cui:
DAL 3 AL 19 SI AGGIUNGE –TEL
DAL 20 IN POI -STEL
GEFALLEN, MÖGEN, SCHMECKEN
mögen riferito a persone, cose e cibi (simile al verbo inglese to like)
Ich mag Fisch. Mi piace il pesce.
ICH MAG, DU MAGST, ER/SIE/ES MAG, WIR MÖGEN, IHR MÖGT, SIE/SIE MÖGEN
gefallen significa piacere in senso generale ed estetico:
Gefällt dir das Restaurant? Ti piace il ristorante?
ICH GEFALLE (MIR, DIR…) DU GEFÄLLST (MIR, DIR, IHR…) ER GEFÄLLT (MIR,…) WIR GEFALLEN (UNS, DIR, IHM, IHR, IHNEN…) IHR GEFÄLLT (MIR, DIR, IHM, IHR, UNS, IHNEN…) SIE GEFALLEN (MIR, DIR, IHM, IHR, UNS, IHNEN…)
schmecken si usa esclusivamente per cibi e bevande
Wie schmecken Ihnen die Spaghetti? Le piacciono gli spaghetti (con die si fa riferimento a quello che sta mangiando)?
ICH SCHMECKE, DU SCHMECKST, ER SCHMECKT, WIR SCHMECKEN IHR SCHMECKT SIE SCHMECKEN
MI PIACE, TI PIACE …: ES SCHMECKT MIR, DIR, …
I gradi di comparazione nella lingua tedesca
Ci sono tre gradi di comparazione in tedesco: il positivo, il comparativo, il superlativo.
– Julia läuft so schnell wie Anne. positivo
Julia corre veloce tanto quanto Anne.
– Anne läuft schneller als Maria. comparativo
Anne corre più veloce di Maria.
– Laura läuft am schnellsten. Sie ist die schnellste Läuferin. superlativo
Laura è la più veloce (correndo, nella corsa). Laura è la corritrice o corridora più veloce.
Il grado positivo
La forma positiva corrisponde alla forma base dell’aggettivo (è l’aggettivo senza desinenze), essa viene usata per formulare paragoni con espressioni come so … wie (come/tanto quanto).
Esempio:
Laura läuft so schnell wie Julia.
Altre locuzioni per esprimere paragone nella forma positiva sono:
– genauso … wie (esattamente come)
– nicht so … wie (non come)
– fast so … wie (quasi come)
– doppelt so … wie (duevolte più…..di, il doppio…)
– halb so … wie (la metà rispetto a)
Laura läuft genauso schnell wie Julia.
Laura läuft nicht so schnell wie Julia. (non cosí veloce)
Laura läuft fast so schnell wie Julia. (quasi come)
Laura läuft doppelt so schnell wie Julia. (il doppio di)
Laura läuft halb so schnell wie Julia.
Il comparativo
Il comparativo corrisponde al primo grado di comparazione. Si forma aggiungendo all’aggettivo la desinenza –er seguito da als.
Esempio:
Maria läuft schneller als Laura.
Il superlativo
Il superlativo è il grado più alto di comparazione. Si forma con am o con l’articolo determinativo. Se usiamo am si aggiunge la desinenza –sten all’aggettivo. Se invece impieghiamo l’articolo determinativo aggiungiamo la desinenza –ste all’aggettivo.
Esempio:
Laura läuft am schnellsten.
Sie ist die schnellste Läuferin.
Particolarità nei gradi di comparazione
Particolartà comuni
– gli aggettivi che terminano con le dentali d/t o con le sibilanti s/ß/x/z formano il superlativo con –est.
Esempio:
heiß – heißer – am heißesten
laut – lauter – am lautesten
– gli aggettivi monosillabici in con le vocali tematiche a/ o/ u formano spesso il grado di comparazione con l’Umlaut.
Esempio:
jung – jünger – am jüngsten
Alcuni aggettivi hanno forma irregolare .
Esempio:
gut – besser – am besten
Gradi di comparazione irregolari |
||
Positivo |
Comparativo |
Superlativo |
gut |
besser |
best- |
viel |
mehr |
meist- |
nah |
näher |
nächst- |
hoch |
höher |
höchst- |
groß |
größer |
größt- |
Particolarità degli aggettivi in posizione attributiva
Gli aggettivi in posizione attributiva vanno declinati in tutti i gradi di comparazione. Prima si aggiunge la desinenza del grado di comparazione e poi la desinenza della declinazione. Gli aggettivi in posizione attributiva formano il superlativo sempre con l’articolo determinativo.
Esempio:
der kleine Junge/der kleinere Junge/der kleinste Junge
ein kleiner Junge/ein kleinerer Junge/der kleinste Junge
Particolarità degli aggettivi in posizione avverbiale/predicativa
– Gli aggettivi in posizione avverbiale formano il superlativo sempre con am e aggiungendo la desinenza sten all’aggettivo.
Esempio:
wichtig – wichtiger – am wichtigsten
– Gli aggettivi in posizione predicativa possono formare il superlativo non solo con am ma anche con l’articolo indeterminativo. Se impieghiamo l’articolo indeterminativo aggiungiamo la desinenza –ste all’aggettivo.
Esempio:
Diese Aufgabe ist mir am wichtigsten. (più importante, a cui si deve dare più importanza)
Diese Aufgabe ist die wichtigste. (la più importante)
Il superlativo assoluto
Si forma premettendo all’aggettivo
– sehr, (molto) – äußerst (estremamente) – ganz (del tutto) – ungeheuer (enormemen-te) – höchstens (al massimo) – mindestens (al minimo) -höchst (alta-mente) – aufs beste (nel modo migliore) – schnellsten (al più presto)
Esempio:
Diese Idee ist sehr \ äußerst \ ungeheuer interessant : questa idea è molto \ estremamente\ enormemente interessante.
FRASI PRINCIPALI
SOGGETTO |
VERBO
V. aus. V. mod. |
COMPLE-MENTI
TE+KA+ MO+LO |
VERBO | FRASI SECONDARIE dopo la virgola (la virgola in tedesco è obbligatoria) NESSI |
SOGGETTO |
COMPLE-MENTI |
VERBO |
1) Ich | lerne | Deutsch. | |||||
2) Du | lernst | Italienisch, | weil |
du |
in Italien | arbeitest. | |
3) Er | hat | Deutsch | gelernt, | weil |
er |
in Deutschland | arbeiten möchte. |
4) Wir | wussten | nicht, | dass |
du |
Türke | bist. | |
5) Ihr | werdet | Rom | besichtigen, | wenn |
ihr |
in Italien | seid. |
6) Sie | haben | kein Hunger, | weil |
sie |
schon | gegessen haben. | |
7) Ich | bin | in Deutschland, | um | Deutsch | zu lernen. | ||
8) Ich | muss | schwimmen lernen, | damit |
ich |
im Sommer auch | surfen darf. | |
9) Ich | habe | Deutsch | gelernt, | als |
ich |
in Deutschland | gearbeitet habe. |
Le declinazioni dell’aggettivo in funzione attributiva sono tre:
Si parla di declinazione dell’aggettivo solo se l’aggettivo si trova in posizione attributiva, ossia all’interno del sintagma nominale tra l’articolo e il nome.
L’aggettivo non segue una sua declinazione.
La desinenza dell’aggettivo dipende quindi da quattro criteri diversi:
Sintagma nominale dei sostantivi maschili:
debole |
mista |
forte |
nom |
der schön -e Mann |
ein schön -er Mann |
Ø schön -er Mann |
|
acc |
den schön -en Mann |
einen schön -en Mann |
Ø schön -en Mann |
|
dat |
dem schön -en Mann |
einem schön -en Mann |
Ø schön -em Mann |
|
gen |
des schön -en Mannes |
eines schön -en Mannes |
Ø schön -en* Mannes |
Sintagma nominale dei sostantivi femminili:
debole |
mista |
forte |
||
|
nom |
die schön -e Frau |
eine schön -e Frau |
Ø schön -e Frau |
acc |
die schön -e Frau |
eine schön -e Frau |
Ø schön -e Frau |
|
dat |
der schön -en Frau |
einer schön -en Frau |
Ø schön -er Frau |
|
gen |
der schön -en Frau |
einer schön -en Frau |
Ø schön -en Frau |
Sintagma nominale dei sostantivi neutri:
debole |
mista |
forte |
|
nom |
das schön -e Kind |
ein schön -es Kind |
Ø schön -es Kind |
acc |
das schön -e Kind |
ein schön -es Kind |
Ø schön -es Kind |
dat |
dem schön -en Kind |
einem schön -en Kind |
Ø schön -em Kind |
gen |
des schön -en Kindes |
eines schön -en Kindes |
Ø schön -en* Kindes |
*Questa forma si presenta solo nella lingua scritta. Nel parlato si evitano strutture del genere. |
Sintagma nominale dei sostantivi plurali:
debole |
forte |
|
nom |
die/keine schönenMänner/Frauen/Kinder/Leute |
Ø schöneMänner/Frauen/Kinder/Leute |
acc |
die/keine schönenMänner/Frauen/Kinder/Leute |
Ø schöneMänner/Frauen/Kinder/Leute |
dat |
den/keinen schönenMänner/Frauen/Kinder/Leute |
Ø schönenMänner/Frauen/Kinder/Leute |
gen |
der/keiner schönenMänner/Frauen/Kinder/Leute |
Ø schönerMänner/Frauen/Kinder/Leute
|
In posizione predicativa l’aggettivo non si declina:
La posizione predicativa dell’aggettivo si ha dopo i verbi sein (essere), bleiben (rimanere) e werden (diventare), che non seguono un sostantivo. In questi casi si tratta di aggettivi predicativi.Gli aggettivi predicativi non vanno mai declinati!
VERBI MISTI
I verbi misti al preterito cambiano la vocale tematica come i verbi forti (Unregelmäßige Verben), mentre aggiungono la desinenza del preterito –te dei verbi deboli (Regelmäßige Verben).
Principali alternanze vocaliche tra infinito e preterito dei verbi forti (Unregelmäßige Veben = verbi irregolari):
Infinitivbrennen (bruciare) Präsens ich brenne du brennst er, sie, es, man brennt wir brennen ihr brennt sie, Sie brennen
|
Perfektich habe gebrannt
Präteritum ich brannte du branntest er, sie, es, man brannte wir brannten ihr brannten sie, Sie brannten |
Infinitivbringen (portare)
Präsens ich bringe du bringst er, sie, es, man bringt wir bringen ihr bringt sie, Sie bringen
|
Perfektich habe gebracht
Präteritum ich brachte du brachtest er, sie, es, man brachte wir brachten ihr brachtet sie, Sie brachten |
Infinitivdenken (pensare) `
Präsens ich denke du denkst er, sie, es, man denkt wir denken ihr denkt sie, Sie denken |
Perfektich habe gedacht
Präteritum ich dachte du dachtest er, sie, es, man dachte wir dachten ihr dachtet sie, Sie dachten |
Infinitivsenden (spedire)
Präsens ich sende du sendest er, sie, es, man sendet wir senden ihr sendet sie, Sie senden
|
Perfektich habe gesandt
Präteritum ich sandte du sandtest er, sie, es, man sandte wir sandten ihr sandtet sie, Sie sandten
|
Infinitivkennen (conoscere)
Präsens ich kenne du kennst er, sie, es, man kennt wir kennen ihr kennt sie, Sie kennen
|
Perfektich habe gekannt
Präteritum ich kannte du kanntest er, sie, es, man kannte wir kannten ihr kanntet sie, Sie kannten
|
Infinitivnennen (nominare)
Präsens ich nenne du nennst er, sie, es, man nennt wir nennen ihr nennt sie, Sie nennen
|
Perfektich habe genannt
Präteritum ich nannte du nanntest er, sie, es, man nannte wir nannten ihr nanntet sie, Sie nannten |
Infinitivwenden (voltare)
Präsens wende wendest wendet wenden wendet wenden |
Perfektich habe gewandt
Präteritum wandte wandtest wandte wandten wandtet wandten |
VERBI MODALI
I verbi modali al Präsens e al Präteritum hanno le stesse desinenze del verbo wissen (sapere, cioè essere a conoscenza di…).
Desinenze:
–t- desinenza del Präteritum;
-e- e eufonica o desinenza del Präteritum che per questioni di pronuncia si inserisce tra due consonanti dentali (t e d);
-e, (-), … desinenze del verbo wissen.
Infinitiv
müssen +++ dovere (quasi obbligo)
Präsens ich muss du musst er, sie, es, man muss wir müssen ihr musst Sie, sie müssen |
Präteritum ich musste du musstest er, sie, es, man musste wir mussten ihr musstet Sie, sie mussten |
Infinitiv
sollen ++ dovere
Präsens ich soll du sollst er, sie, es, man soll wir sollen ihr sollt Sie, sie sollen |
Präteritum ich sollte du solltest wir sollten ihr solltet Sie, sie sollten |
Infinitiv
dürfen + potere (legato a una concessione data o negata) Präsens ich darf du darfst er, sie, es, man darf wir dürfen ihr dürft Sie, sie dürfen |
Präteritum ich durfte du durftest er, sie, es, man durfte wir durften ihr durftet Sie, sie durften |
Infinitiv
wollen +++ volere
Präsens will willst will wollen wollt wollen |
Präteritum wollte wolltest wollte wollten wolltet wollten |
Infinitiv
können ++ essere in grado di Präsens kann kannst kann können könnt können |
Präteritum konnte konntest konnte konnten konntet konnten |
Infinitiv
mögen + piacere
Präsens mag magst mag mögen mögt mögen |
Präteritum mochte mochtest mochte mochten mochtet mochten |
il KONJUNKTIV II di mögen (piacere –> desiderare) cambia significato e si usa come forma di cortesia: ich möchte du möchtest er möchte wir möchten ihr möchtet Sie möchten |
Per la forma di cortesia in tedesco si usa il Konjunktiv II, nelle richieste il verbo più usato è il Konjunktiv II di mögen = piacere che al congiuntivo secondo acquista il valore o significato di desiderare, volere (desidererei, vorrei, mi piacerebbe…)